Glaucoma

CHE COS’E’ IL GLAUCOMA?

E’ una malattia oculare in cui aumenta la pressione all’interno dell’occhio. Essendo l’occhio non espandibile si scarica tutto sulla testa del nervo ottico determinando all’inizio uno schiacciamento delle fibre nervose e quindi un’atrofia progressiva delle stesse con conseguente riduzione del campo visivo, cioè della nostra capacità visiva laterale.

 

QUINDI IL GLAUCOMA NON E’ UN TUMORE?

No, il glaucoma anche se ha la desinenza in OMA, non è una malattia tumorale me è comunque una malattia molto seria che, se trascurata, può portare alla cecità.

 

QUAL’ E’ LA CAUSA DEL GLAUCOMA?

La pressione intraoculare è data da un delicato equilibrio tra produzione ed eliminazione dell’ acqueo attraverso un sistema spugnoso di drenaggio, chiamato trabecolato, alla giunzione tra cornea e iride (che si chiama angolo camerulare.

 

COSA VUOL DIRE GLAUCOMA CRONICO AD ANGOLO APERTO?

E’ la forma più comune di glaucoma (7 casi su10) ed è quella in cui l’angolo camerulare è aperto ma il trabecolato ha perso parzialmente la sua capacità di drenaggio.

L’altra forma di glaucoma è quella ad angolo stretto ed è caratterizzata da un angolo camerulare molto acuto con difficoltà di accesso al trabecolato: questa forma è quella che può portare al glaucoma acuto un’affezione in cui la pressione dell’occhio sale a livelli altissimi improvvisamente e che richiede un trattamento laser urgente.

 

CHE SINTOMI DA’ IL GLAUCOMA?

Nella maggior parte dei casi non vi è nessun sintomo specifico; molte volte un paziente si reca dal proprio oculista per un calo di vista e, se questo è dovuto al glaucoma, la malattia è già ad uno stadio molto avanzato con gravissimi danni al campo visivo. Questo è il motivo per cui è importantissimo cadenzare i controlli oculistici almeno ogni 3 anni dai 40 ai 65 anni; ogni 2 anni dai 65 ai 75 anni e ogni anno in seguito.

 

ALLORA COME SI SCOPRE?

Con un’adeguata prevenzione facendo, come già detto, visite oculistiche regolari. Alla visita oculistica si rileverà la pressione con uno strumento molto preciso, il tonometro (che ricordo in questo studio viene sterilizzato dopo ogni misurazione e viene tarato ogni settimana per una accurata precisione nella misurazione).

Si rileverà l’aspetto del nervo ottico dopo la dilatazione della pupilla. Ricordiamo, inoltre, che una visita oculistica senza dilatazione della pupilla NON E’ MAI una visita completa ed eseguita con serietà.

 

E SE POI L’OCULISTA TROVA UNA PRESSIONE OCULARE ELEVATA?

Innanzitutto verranno eseguiti esami più approfonditi che determineranno lo stadio in cui è stata scoperta la malattia, i danni che ha provocato e un punto di partenza che serve per monitorizzare l’evoluzione successiva nel tempo della malattia stessa. Questi esami che il paziente potrà eseguire all’interno del nostro studio, che si propone come una frontiera avanzata per lo studio e il follow up del glaucoma, sono il campo visivo computerizzato e la tomografia ottica computerizzata associati ad una curva tonometrica, ossia la misura della pressione oculare di almeno tre valori nell’arco della giornata (mattino, metà giornata e sera).

Ricordiamo che una curva tonometrica in cui non venga rilevata la misura serale non è attendibile.

COS’E’ IL CAMPO VISIVO COMPUTERIZZATO E A COSA SERVE?

E’ un esame molto sofisticato, preciso e ripetibile in cui il paziente deve individuare degli stimoli luminosi all’interno di una cupola. Questo esame ci serve per valutare la capacità visiva laterale del paziente, che è quella che viene intaccata prima da questa malattia (il glaucoma).

Si rilevano danni al campo visivo però quando sono state danneggiate almeno il 25% delle fibre nervose.

 

COS’E’ L’OCT E A COSA SERVE?

La tomografia ottica computerizzata rappresenta la nuova frontiera per una diagnosi e una valutazione precoce della malattia. Permette tramite delle scansioni laser di rilevare uno schiacciamento precoce delle fibre nervose e delle alterazioni della testa del nervo ottico.

Questo strumento estremamente preciso e costoso é in dotazione a pochi centri specialistici ed é estremamente utile anche per la diagnosi anche di malattie della retina.

 

QUALI SONO I FATTORI DI RISCHIO?

 

L’ETA’ é una malattia che aumenta la sua frequenza in modo esponenziale dopo i 40 anni

 

FAMILIARITA’ é più frequente se una persona ha avuto genitori o nonni con questa malattia. Per questo motivo é bene, in caso di scoperta della malattia, che anche i parenti stretti (genitori, fratelli e sorelle, figli con più di 40 anni si sottopongano a visita oculistica di controllo per poter fare un’ azione preventiva.

 

DIABETE E IPERTENSIONE aumentano la predisposizione al glaucoma.

DIFETTI REFRATTIVI miopie e ipermetropie elevate soprattutto.

TERAPIE CON CORTISONICI PER LUNGO TEMPO

TRAUMI OCULARI

ASSUNZIONE DI GROSSE QUANTITA’ DI CAFFE’

 

DAL GLAUCOMA SI PUO’ GUARIRE?

No, il glaucoma non si guarisce, con opportune cure può essere ben controllato con una terapia adeguata a base di colliri che vengono prescritti dall’oculista dopo attenta valutazione della situazione del paziente.

L’assunzione dei colliri non esime il paziente dai controlli stabiliti dal medico perché la pressione oculare potrebbe rialzarsi e il paziente non se ne accorgerebbe e potrebbero rilevarsi danni agli esami del campo visivo e all’ OCT senza che la pressione oculare si rialzi.

Queste condizioni necessitano l’intervento dell’oculista e la modifica della terapia.

E’ ben difficile che una terapia antiglaucoma sia PER SEMPRE.

 

CON QUALE FREQUENZA DOVRO’ METTERE I COLLIRI?

Da una a tre volte a seconda della posologia stabilita dal medico. E’ importantissimo rispettare gli orari e non dimenticare l’instillazione ed é importante avere almeno un collirio di scorta per non saltare giorni in caso di esaurimento del farmaco , ed é bene non dimenticarlo quando ci si reca in vacanza.

 

DOVRO’ SEMPRE USARE LO STESSO O GLI STESSI COLLIRI?

Poiché questa é una malattia cronica e progressiva (può peggiorare nel tempo) l’oculista potrà decidere di cambiare il collirio che viene usato o di associarne degli altri per raggiungere sempre due obbiettivi:

il controllo della pressione oculare mantenuto nel tempo senza danni agli esami funzionali e buona tollerabilità del trattamento.

 

CON L’INSTILLAZIONE DEL COLLIRIO HO FASTIDIO E L’OCCHIO DIVENTA ROSSO, INTERROMPO?

La terapia non va mai interrotta, in caso di effetti collaterali va avvertito immediatamente l’oculista specificando il problema e il paziente verrà ricevuto immediatamente per le opportuna valutazioni e modifiche terapeutiche.

 

CI SONO CONTROINDICAZIONI GENERALI ALL’ASSUNZIONE DEI COLLIRI?

E’ compito dell’oculista accertarsi che non ci siano controindicazioni nello stato generale del paziente all’assunzione di certe categorie di colliri ( asma, cardiopatie, allergie).

 

CI SONO FARMACI CHE NON SI POSSONO PRENDERE IN CASO DI GLAUCOMA?

Solo in caso di glaucoma ad anglo stretto ed é ben indicato nel foglietto illustrativo ( antitosse, antistaminici, antidepressivi)

 

E SE LE GOCCE NON FUNZIONANO?

Si può passare alla terapia laser e alla terapia chirurgica che non sono MAI la prima scelta ma, sono la scelta quando nessuna terapia locale con gocce ottiene i risultati voluti e si ha un progressivo peggioramento del quadro clinico.

 

CHI DECIDE QUANDO OPERARE?

L’oculista valutando la situazione ed avvalendosi eventualmente della consulenza di specialisti di questa malattia.

 

COME SI METTONO LE GOCCE PER ESSERE SICURI CHE ENTRINO?

L’ideale é farsele instillare da un’altra persona. Se si deve far da soli il metodo più semplice e sicuro é quello di appoggiare il collirio a contatto dell’angolo verso il naso di giunzione della palpebra da sdraiato e di stirare leggermente la palpebra inferiore verso il basso

 

CI SONO NORME DI VITA CHE DEVO SEGUIRE?

Solo ridurre o meglio togliere l’assunzione di caffè e non bere grosse quantità d’acqua velocemente.

 

DIVENTERO’ CIECO/A?

Solo se non verranno adeguatamente seguite le norme che le ha dato il suo oculista