La Filosofia del Centro Medico Morningstar

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Nei tempi antichi c’era una stretta correlazione tra concezione filosofica e medicina.

I medici erano, prima di ogni altra cosa, filosofi che studiavano l’essere umano e lo mettevano al centro di ogni indagine.

Veniva considerata una stretta correlazione tra psiche e soma (corpo), da cui l’attenzione per il malato non solo per quanto riguardasse l’aspetto fisico ma anche quello mentale.

Il nostro Centro Medico nella sua attività medica recupera queste radici filosofiche-umanistiche per cui la Medicina viene intesa come considerazione dell’uomo inteso nella sua unicità, non solo come corpo e organi somatici ma anche come mente, sentimenti, pensieri, relazioni, storia, esperienze e emozioni.

Questo caratterizza la differenza fondamentale tra il semplice CURARE e il PRENDERSI CURA della persona nella sua totalità.

Il paziente ha bisogno di un’accurata analisi del sintomo, una diagnosi precisa, perché troppo spesso vengono prescritte cure senza un orientamento diagnostico, naturalmente una terapia ma soprattutto necessita di essere e riconosciuto come individuo nella sua unicità e specificità.

Troppo spesso la medicina moderna ragiona per approcci standardizzati su grandi gruppi perdendo di vista l’individuo.

La visione della nostra medicina è quindi una visione con una centratura massima sul paziente e sul suo vissuto, accentuando la componente umana del nostro operare.

Ampio spazio diamo all’indagine del “primum movens”, cioe della “causa prima” ovvero ricercando i motivi più profondi che hanno dato inizio ai sintomi.

Più semplicemente il nostro concetto filosofico comportamentale è l’analisi globale dell’individuo e della sua patologia, non solo come manifestazione e conseguenza ma anche come origine. 

Possiamo quindi riassumere in 3 punti la nostra visione medico filosofica umanistica:

Unicità

Il medico deve essere aperto a comprendere le caratteristiche di ogni persona, e di conseguenza la sua diversità da chiunque altro.
Ognuno è un mondo a sé, non solo come individuo fisico, ma anche e soprattutto come anima, fonte di un vissuto di emozioni e reazioni variabili.

Comunicazione profonda

Il medico deve attuare una comunicazione profonda con il paziente, comunicazione che va a ricercare risorse che possono aiutare il cliente ad auto-aiutarsi nella salute.
Questo significa che il medico deve a sua volta “umanizzarsi” per reinventarsi nella relazione con ogni nuovo paziente.
Deve essere pronto alla novità che il paziente porta con sè, non solo come patologia ma come etiologia e personalità.
Questo è l’unica via possibile per poter creare quell’alleanza terapeutica che porta con sé i migliori risultati possibili sia in termine di guarigione che di sostegno psicologico.

L’accettazione incondizionata del paziente

Il medico, per capire il paziente, deve accoglierlo nel profondo, oltre tutte le tecniche razionali che il metodo scientifico necessariamente richiede.
Questo significa che il medico lo deve profondamente accettare come essere umano totale (olistico) in modo da tener presente tutte le variazioni della sua complessità “mente – corpo”.
La tecnologia come possibilità di indagine e terapia ci fornisce delle risorse enormi, ma dobbiamo sempre ricordare che chi abbiamo di fronte non è un organo ammalato, ma un organo ammalato inserito nel contesto di un individuo in tutta la sua complessità
In virtù di questo per noi è essenziale creare un setting di spazio e di tempo che consenta un dialogo approfondito col paziente, portando a una vera e propria collaborazione tra medico e paziente, che realizzi il percorso terapeutico favorevole al paziente.